Ma essersi liberati dal “cascame religioso” e condividere un cammino con una comunità che si richiama alla figura di Gesù non significa necessariamente avere fede. Esattamente: cosa è la fede?
1. Ogni essere umano ha fede
Alla domanda di un interlocutore che chiede chiarimenti circa la sua affermazione che “ogni essere umano ha fede”, Raimon Panikkar risponde che (Tra Dio e il Cosmo. Dialogo con Gwendoline Jarczyk, Laterza, 2006):
“Lo affermo in effetti. Mi dia un esempio di un essere che non crede in qualcosa…Quando mi capita di parlare ai cosiddetti non credenti o atei, dico loro sin dall’inizio: “Non lasciatevi attirare nella trappola di una falsa dialettica, per la quale vi si chiama non credenti perché non credete in questo o in quello; voi non credete in A, ma credete in B – credete nell’uomo, credete nella realtà, credete nel fatto che io vi parlo, credete in un avvenire, credete alla donna, alla bellezza, alla scienza…tutto questo fa parte delle vostre credenze, che sono altrettanto rispettabili di quanto lo sono altre credenze. Finiamola una volta per tutte con quella che chiamerei una distinzione di potere, una divisone abusiva fra credenti e non-credenti…”Certo voi non credete in Dio, possiamo discuterne, ma ciò non impedisce che voi pure siete dei credenti.
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Nel momento in cui identifico la mia fede con la mia credenza, sono un idolatra, ed è molto probabile che divenga un fanatico. Ogni credenza deve essere relativizzata e richiede di essere sottoposta a discussione. Noi identifichiamo fede e credenza dal momento in cui dimentichiamo che la fede è la visione del terzo occhio (“oculus fidei”)e tendiamo di conseguenza a fare della fede un percorso puramente razionale. Le prove dell’esistenza di Dio, a questo livello, sono una bestemmia…..Le famose “cinque vie” di Tommaso d’Aquino non sono prove, bensì appunto vie. In effetti che cosa egli ha prodotto con queste “prove”? Un ragionamento che vuole dimostrare che la credenza in Dio non è irrazionale né irragionevole…….Questo è legittimo ma non prova l’esistenza di Dio; è solo una prova del fatto che la mia credenza in Dio non è una credenza irragionevole.
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La fede, è altra cosa; essa non si prova. E’ un dono, un’esperienza. E’ immediata. Penso che sia qui la grande sfida a ogni razionalismo. Non c’è mediazione, l’oculus fidei non è l’oculus mentis.
18/01/2008
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